Welfare in gioco

Rime di welfare a cura di Giuseppe Rocco

05 Novembre 2018

Felicità, Herman Hesse

Fin quando ti lamenti del perduto
ed hai solo mete e nessuna quiete,
non conosci ancora cos'è pace.

Alla luce del progressivo ridimensionamento delle prestazioni offerte dal Welfare State, utili soluzioni nell’ambito del lavoro dipendente possono essere offerte, a complemento e integrazione del pubblico, dal welfare integrativo soprattutto di tipo occupazionale e contrattuale.

Ci si riferisce con tale termine alle prestazioni, opere, somme o servizi erogati dal datore di lavoro ai propri dipendenti semplicemente in virtù del rapporto di lavoro che li lega, indipendentemente dalla natura volontaria od obbligatoria, unilaterale o contrattuale. Il settore beneficia di sensibili incentivi fiscali in virtù delle ultime tre Leggi di Bilancio.

Attingendo al 1° Rapporto Censis Eudaimon sul Welfare aziendale tra le prestazioni più attese dai lavoratori prevalgono quelle afferenti all’area della salute e della sanità (53,8% dei lavoratori), seguite da quelle relative alla previdenza integrativa (33,3%), poi buoni pasto e mensa aziendale (31,5%), trasporto da casa al lavoro (ad esempio, abbonamento per i trasporti pubblici: 23,9%), convenzione per acquisti convenienti presso negozi e buoni acquisto (21,3%), asilo nido, campus, centri vacanze, rimborsi spese scolastiche per i figli (20,5%).

Le prestazioni di welfare propriamente intese, dalla sanità alla previdenza, vincono su quelle di integrazione del reddito, mentre la presenza di figli minori in famiglia fa apprezzare particolarmente le prestazioni relative a infanzia e genitorialità.

 

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