Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: a che punto siamo?
Che cos’è l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile?
L'Agenda 2030 è stata sottoscritta nel 2015 da tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite e fissa i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, Sustainable Develpoment Goals (SDGS), da raggiungere entro il 2030.
Gli obiettivi (Goal) sono:
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Sconfiggere la povertà
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Sconfiggere la fame
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Salute e benessere
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Istruzione di qualità
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Parità di genere
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Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
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Energia pulita e accessibile
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Lavoro dignitoso e crescita economica
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Imprese, innovazione e infrastrutture
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Ridurre le disuguaglianze
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Città e comunità sostenibili
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Consumo e produzione responsabili
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Lotta contro il cambiamento climatico
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Vita sott’acqua
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Vita sulla Terra
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Pace, giustizia e istituzioni solide
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Partnership per gli obiettivi
SDGs: la situazione italiana
Nel Rapporto Istat SDGs 2025 vengono analizzati i progressi dell’Italia nel percorso verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati nell’ Agenda 2030.
Dall’analisi del documento Istat, arrivato all’ottava edizione, emerge chiara la necessità di imprimere un’ accelerazione, perché il Paese è ancora lontano dalle aspettative e dai risultati che si vorrebbero raggiungere.
Eventi come la crisi pandemica, le tensioni geopolitiche, l’inflazione e gli aumenti dei prezzi dei prodotti energetici hanno sicuramente sottratto risorse alla promozione dello sviluppo sostenibile, rallentando il percorso verso gli obiettivi fissati.
L’analisi Istat, che prende in considerazione una serie di misure statistiche connesse ai diversi obiettivi, è stata condotta confrontando i dati dell’ultimo anno disponibile con quelli dell’anno precedente e con i dati di dieci anni prima.
Lo studio evidenzia un miglioramento nell'ultimo anno (50%) e nel decennio (60%) delle misure statistiche, ma un peggioramento di una misura su quattro nel breve periodo e di oltre il 15% nel lungo periodo.
Nell’ultimo anno, i progressi più lenti si rilevano nel Goal 15 (Vita sulla Terra), 16 (Pace, Giustizia e Istituzioni), 6 (Acqua) e 5 (Parità di Genere). Le variazioni negative si registrano soprattutto nel Goal 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide), con un peggioramento del 60%, e nel Goal 3 (Salute e benessere), con un peggioramento del 40%.
I progressi più importanti, con tre quarti di misure in miglioramento, si osservano invece per i Goal 17 (Partnership), 8 (Lavoro e Crescita Economica) e 7 (Energia).
Se si guarda agli ultimi dieci anni, almeno un 50% delle misure statistiche di 14 obiettivi su 17 registra un progresso, Miglioramenti si registrano per i Goal 7 (Energia pulita e accessibile), 13 (Lotta contro il cambiamento climatico), 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide), 5 (Parità di genere) e 17 (Partnership per gli obiettivi), mentre risulta scarso il dinamismo dei Goal 15 (Vita sulla Terra ) e 6 (Acqua).
Fonte: Istat, Rapporto SDGs 2025. Informazioni statistiche per l'Agenda 2030 in Italia
Lo Sviluppo Sostenibile nelle Regioni italiane
Spostando l’attenzione alla situazione delle singole regioni italiane, emerge una polarizzazione tra il Centro-Nord e il Sud Italia.
Il Nord mostra valori migliori della media nazionale nel 51,2% delle misure, il Centro nel 48,4%, il Sud, invece, registra valori peggiori della media nel 52,2% degli indicatori. I ritardi più significativi riguardano i Goal 8 (Lavoro), 10 (Disuguaglianze), 1 (Povertà) e 4 (Istruzione), con più del 60% delle misure statistiche in posizione peggiore rispetto alla media.
Gli obiettivi di Agenda 2030 in Italia e il confronto con l’Europa
Nel terzo capitolo del Report viene riportato il confronto tra l’Italia, la media Ue27 e i principali paesi europei (Germania, Spagna e Francia), sui progressi compiuti per i 17 Goal dell’Agenda 2030.
In Italia si registrano ritardi rispetto alla media Ue27 per la maggior parte degli indicatori dell’area Prosperità (Goals 7 - 11) e dell’area Pace e partnership (Goals 16 e 17).
Il Paese presenta una posizione più favorevole nelle aree Persone (Goals 1 -5) e Pianeta (Goal, 6, 12 -15), con una maggiore incidenza di indicatori che superano la media Ue 27.
Fonte: Istat, Rapporto SDGs 2025. Informazioni statistiche per l'Agenda 2030 in Italia
Il posizionamento dell’Italia rispetto a Francia, Germania e Spagna
Nelle ultime pagine del Report, l’analisi si fa più specifica e si confronta la situazione italiana con quella di altre tre economie europee (Francia, Germania e Spagna).
Nell’area Persone, i migliori risultati vengono raggiunti dalla Francia e dall’Italia, che si collocano in prima posizione per cinque indicatori su quattordici. La Spagna si distingue nell’area Pianeta (sei prime posizioni su undici) e la Germania nell’area Prosperità (dieci prime posizioni su quindici).
Per quanto concerne il Goal 3 (Salute e benessere), l’Italia raggiunge buoni risultati, ottenendo il primato per speranza di vita in buona salute alla nascita.
La speranza di vita nel 2024 è di 83,4 anni, in aumento di +0,4% rispetto al 2023, anche se quella in buona salute scende di un anno rispetto al 2023, arrivando a 58,1, con differenze tra chi vive al Sud (55,3 anni) e nelle isole (56 anni), con chi vive al nord-est ( 60,6) e al nord-ovest (59 anni).
Primato negativo per l’Italia (ultima tra le 4 economie a confronto), invece, per il numero di persone che non hanno effettuato cure mediche di cui avevano bisogno perché troppo costose.
Fonte: Istat, Rapporto SDGs 2025. Informazioni statistiche per l'Agenda 2030 in Italia
Per quanto riguarda l’area Pianeta, l'Italia registra i migliori risultati per il Goal 12, ma peggiora nei Goal 14 e 15, posizionandosi ultima per l’incidenza di aree marine protette e per la superficie forestale.
Con riferimento all’area Prosperità, l’Italia peggiora nei risultati del Goal 7, scendendo alla quarta posizione con riferimento alla quota di energia rinnovabile sul totale, a causa dei maggiori progressi realizzati dagli altri tre paesi. Il Goal 8 presenta La situazione peggiore è quella relativa al Goal 8, con l’Italia che rimane in ultima posizione per il tasso di occupazione e per la quota di NEET, e per il Goal 9, con una posizione arretrata sia per la quota di ricercatori sulla popolazione sia per l’intensità di ricerca.
Nell’area Pace e partnership l’Italia presenta progressi nel tempo nel Goal 16, mentre rimane stabile al quarto posto per la copertura della rete Internet ultraveloce e al terzo posto per l’aiuto pubblico allo sviluppo.
Per approfondire
Rapporto SDGs 2025. Informazioni statistiche per l'Agenda 2030 in Italia