Approfondimenti

Rapporto Edufin 2021

16 Febbraio 2022

La seconda edizione del Rapporto Edufin sul livello di alfabetizzazione finanziaria evidenzia la bassa conoscenza di concetti finanziari, assicurativi e previdenziali degli intervistati.

L’indagine, condotta tra maggio e giugno 2021, si basa su 5.011 interviste. La maggior parte dei soggetti coinvolti (4.027) sono gli stessi del 1° Rapporto del 2020.

Dall’indagine emerge una generale mancanza di conoscenze utili per gestire le proprie finanze. Un buon livello di educazione finanziaria è importante per poter affrontare decisioni quotidiane e momenti difficili, per pianificare il proprio futuro ed evitare truffe.

Il questionario del 2021 è più ampio rispetto a quello dell’anno precedente e sono state introdotte domande:

  • sulla conoscenza dei concetti di tasso di interesse, inflazione, diversificazione del rischio (le cosiddette big three, utilizzate anche a livello internazionale)
  • sulla capacità di calcolare percentuali e probabilità
  • sull’utilizzo di strumenti digitali, che impattano su abitudini di consumo e investimento
  • sullo sviluppo sostenibile, finanza sostenibile e fattori ESG

Soddisfazione finanziaria

Dalle risposte emerge una media soddisfazione della situazione economica finanziaria da parte delle famiglie italiane. Il voto medio, su una scala da 1 a 10, è 5,9.

Le persone più mature dichiarano, in percentuale maggiore rispetto agli intervistati più giovani, che riuscirebbero a far fronte ad una spesa imprevista. Le donne che provano ansia nel pensare alla propria situazione economica sono il 39,2%, gli uomini il 24,5%.

I principali canali utilizzati per reperire informazioni utili per fare le scelte economiche e finanziarie sono: il personale di banche o della posta (32,3%), i consulenti finanziari (21%), gli amici e parenti (17,7%). Il 17,4% dichiara di non consultare nessuna fonte informativa.

Conoscenza dei concetti finanziari

Alle domande di autovalutazione relative alle conoscenze finanziarie, solo il 30% dichiara di conoscere tutti e tre i concetti di tasso di interesse semplice, tasso di interesse composto, relazione rischio-rendimento.

Anche in questo caso donne e giovani si dichiarano meno preparate degli uomini e delle persone più mature.

Fonte: Pagina 18 Rapporto Edufin 2021: l’educazione finanziaria come anticorpo alla vulnerabilità economica http://www.quellocheconta.gov.it/export/sites/sitopef/modules/quaderni_ricerca/Rapporto-Edufin-2021.pdf

Per quanto riguarda le 3 domande “big three”(usate a livello internazionale per misurare il livello di alfabetizzazione finanziaria) su conoscenza e comprensione di tassi d’interesse, inflazione e diversificazione del rischio, le percentuali di risposte corrette per singolo concetto sono intorno al 70%. Anche in questo caso emergono criticità nelle donne e nei giovani (18-34 anni).

Il numero di risposte corrette sul calcolo delle probabilità e percentuali è basso: solo 1 intervistato su 5 ha risposto in modo corretto.

Dall’indagine emerge inoltre una scarsa fiducia nelle proprie competenze finanziarie. In una scala da 1 a 10, gli uomini si attestano su un valore di 5,4, le donne su un valore di 4,9.

Anche a causa della poca fiducia nelle proprie competenze, l’88% degli intervistati si dichiara favorevole ad introdurre l’educazione finanziaria nelle scuole e il 76,6% nei posti di lavoro. 

Mentre coloro che hanno un’alta percezione di conoscenze finanziarie hanno obiettivi di risparmio e di pianificazione ben definiti, tra coloro che hanno una bassa percezione delle conoscenze è più diffusa la paura di non riuscire a dare un futuro alla propria famiglia.

Conoscenza previdenziale

Il report contiene anche domande relative alla conoscenza assicurativa e previdenziale.

Fonte: Pagina 28 Rapporto Edufin 2021: l’educazione finanziaria come anticorpo alla vulnerabilità economica
http://www.quellocheconta.gov.it/export/sites/sitopef/modules/quaderni_ricerca/Rapporto-Edufin-2021.pdf

Il 44,6% del campione dichiara di conoscere bene la previdenza complementare. Anche in questo caso si rileva una differenza di genere: le donne che conoscono la previdenza complementare sono il 38,5%, gli uomini il 48,2%.

Tecnologie e sostenibilità

Per quanto riguarda la tecnologia, che soprattutto a seguito della pandemia da Covid19 è entrata nella quotidianità (relazioni con PA, Smart working, lavoro da casa, Didattica a distanza, home banking e altre attività finanziare), il 51% dichiara di utilizzare internet per ricerche di notizie finanziarie.

Nella ricerca si parla anche di sostenibilità. Mentre il concetto di sviluppo sostenibile è conosciuto dai più (solo il 5,8% non ne ha mai sentito parlare), quello di finanza sostenibile è meno noto (il 21,6% non ne ha mai sentito parlare). Quando si parla di criteri ESG, invece, la percentuale di intervistati che non conoscono questo concetto sale al 43%.

Fonte: Pagina 33 Rapporto Edufin 2021: l’educazione finanziaria come anticorpo alla vulnerabilità economica
http://www.quellocheconta.gov.it/export/sites/sitopef/modules/quaderni_ricerca/Rapporto-Edufin-2021.pdf

 

Per saperne di più visita il sito del Comitato per l’educazione finanziaria e scarica il Rapporto

 

 

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