Guida alle Casse di Previdenza

Contribuzione

Le prestazioni pensionistiche erogate dalle Casse di previdenza sono finanziate con la raccolta di contributi versati dai soggetti iscritti. Per quanto riguarda la contribuzione, tutte le casse presentano un medesimo schema.
 

Voci di contribuzione alle Casse dei liberi professionisti

 

Il professionista iscritto ha l’obbligo di versare un contributo detto soggettivo calcolato in percentuale del reddito professionale.

Molte casse hanno previsto la possibilità di versare volontariamente un contributo aggiuntivo (detto volontario, aggiuntivo o modulare) innalzando la percentuale prevista per il contributo soggettivo o con somme di importo stabilito dal professionista. Un contributo maggiore comporta un innalzamento della pensione finale secondo le regole previste dalle singole casse.

Alcune casse, tuttavia, non hanno un contributo soggettivo calcolato in percentuale del reddito, ma prevedono un versamento in cifra fissa uguale per tutti i professionisti, con eventuali riduzioni per i più giovani.

Al contributo soggettivo, si aggiunge un ulteriore contributo, detto integrativo, espresso come percentuale del fatturato, che spesso il libero professionista può inserire come costo a carico del cliente, inserendolo in fattura.
In genere la percentuale del contributo integrativo varia dal 2% al 4% a seconda della cassa e ha l’obiettivo di finanziare le prestazioni di natura assistenziale o diversa da quelle meramente previdenziali e di coprire le spese di funzionamento della cassa. In alcune casse, parte del contributo integrativo viene usato anche per il calcolo della prestazione pensionistica finale.
È poi previsto, spesso in cifra fissa, un contributo per maternità.

 

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