Approfondimenti

Dinamiche e prestazioni pensionistiche: le evidenze del XXIV Rapporto Inps

23 Luglio 2025

Il XXIV Rapporto annuale Inps, recentemente pubblicato, analizza il mercato del lavoro, le politiche di sostegno alla genitorialità e all’inclusione sociale e lavorativa, le prestazioni pensionistiche e le attività istituzionali dell’Istituto nazionale di previdenza sociale.

Dinamiche pensionistiche

Il terzo capitolo del Rapporto è dedicato interamente all’analisi delle dinamiche pensionistiche in Italia. 

I trattamenti pensionistici erogati dall’Istituto, va ricordato, dipendono dalle regole in vigore che vengono applicate. Negli ultimi tre decenni si sono susseguite una serie di riforme che hanno coinvolto il sistema pensionistico e che hanno modificato requisiti e modalità di accesso al pensionamento. Tra gli interventi normativi più rilevanti va sicuramente menzionato quello che ha decretato il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo.

I trattamenti pensionistici, oltre ad essere condizionati dalle norme che li regolamentano, sono altresì influenzati dalle dinamiche economico - sociali che caratterizzano la società contemporanea, tra cui: l’eterogeneità dei percorsi lavorativi, la trasformazione delle famiglie e l’allungamento della vita attiva.

Prestazioni previdenziali e assistenziali al 31 dicembre 2024

I pensionati in Italia a fine 2024 sono 16,3 milioni, di cui 15,7 milioni pensionati INPS con un reddito lordo medio mensile di circa 1.884 euro. Nonostante le donne pensionate siano in numero superiore agli uomini pensionati, percepiscono assegni pensionistici di importo più basso.

Le prestazioni previdenziali Inps nel 2024, comprensive di pensioni di anzianità e anticipate, pensioni di vecchiaia, pensioni di invalidità, pensioni superstiti, hanno superato i 16 milioni e 800mila, con un importo medio mensile di 1.443 euro (circa 1.830 euro per gli uomini e circa 1.130 euro per le donne). 

Gli assegni più elevati sono stati pagati a chi riceve pensioni anticipate o di anzianità, con un importo medio mensile di 2,133 euro. Gli uomini ricevono la maggior parte delle pensioni anticipate (66%), mentre le donne sono le principali destinatarie delle pensioni di vecchiaia (61%), delle pensioni ai superstiti (87%) e degli assegni sociali (62%).

Le prestazioni assistenziali, che includono pensioni e assegni sociali e prestazioni agli invalidi civili, hanno superato i 4 milioni e 200mila, con un importo medio di 500 euro sia per le donne che per gli uomini.

Ad eccezione dei trattamenti ai superstiti, il reddito medio percepito dalle donne risulta essere sempre inferiore a quello degli uomini.

 

Numero di Prestazioni previdenziali e assistenziali Inps 2024

Prestazioni numero Importo medio
mensile in euro
donne Importo medio
mensile in euro
uomini Importo medio
mensile in euro

Totale prestazioni Inps (previdenziali e assistenziali) 

 21.141.991   1.252,41  11.824.057   995,98  9.317.934   1.577,82
Previdenziali anzianità-anticipata  6.927.582  2.132,86  3.357.585  1.852,48  4.569.997  2.277,50
vecchiaia  4.906.410  1.020,92  2.987.929     867,20  1.918.481  1.260,34
invalidità     853.540  1.151,00     353.413     904,89     500.127  1.324,92
superstite  4.155.645     855,21  3.597.759     898,50     557.886     575,99

totale prestazioni previdenziali

 16.843.177  1.443,97  9.296.686  1.130,61  7.546.491  1.830,00
Assistenziali pensioni e assegni sociali       884.807    541,91     548.098     533,20     336.709     556,07
invalidi civili  3.414.007  491.52  1.979.273     491,77  1.434.734     491,18

totale prestazioni assistenziali

 4.298.814   501,89  2.527.371     500,75  1.771.443      503,51

Fonte: Rielaborazione su dati XXIV Rapporto annuale Inps

Nel 2024, le nuove prestazioni liquidate sono state quasi 1,6 milioni, il +4,5% rispetto al 2023 (55% prestazioni previdenziali e 45% prestazioni assistenziali).

Le prestazioni previdenziali, pari a 861.949 sono aumentate del +2,9% rispetto al 2023, mentre le prestazioni assistenziali sono cresciute del +6,5% rispetto all’anno precedente.

Le prestazioni previdenziali Inps nel 2024 risultano così distribuite tra le varie gestioni:

  • 47% Fondo Pensioni Lavoratori dipendenti
  • 30% gestione lavoratori autonomi e parasubordinati
  • 19% gestione dipendenti pubblici 
  • 4% altri fondi

I pensionati lavoratori

A fronte del progressivo invecchiamento della popolazione e delle trasformazioni del mercato del lavoro, c’è un fenomeno che merita di essere approfondito e riguarda i pensionati che scelgono di rimanere attivi.

Dall’analisi Inps, che considera un campione di 123.893 beneficiari di pensione vecchiaia o anzianità nati dopo il 1950, emerge che l’8,5% di questi continua ad essere attivo nel mercato del lavoro. La maggior parte (72%) dei pensionati che continua a lavorare è perlopiù di sesso maschile.

In particolare, il maggior numero di pensionati che proseguono le attività lavorative proviene dal settore agricolo (21,6%), è un ex artigiano o commerciante (19,2%) oppure riceve l’assegno pensionistico da una Cassa di previdenza (27,4%). La percentuale di pensionati provenienti dal settore pubblico e da quello privato è invece bassa e pari rispettivamente allo 0,9% e al 5,5%. 

Se tra ex liberi professionisti l’attività lavorativa continua ad essere una fonte di reddito anche dopo il pensionamento, il reddito da lavoro post pensionamento per gli ex lavoratori del settore privato e pubblico è contenuto rispetto al trattamento pensionistico percepito.

Per quanto riguarda le attività svolte dopo il pensionamento sono generalmente pertinenti e in continuità con quelle precedentemente praticate. 

L’analisi evidenza che all’aumentare dell’età del pensionamento la prosecuzione dell’attività lavorativa tende a diminuire, mentre quando il pensionamento avviene in età più bassa, inferiore a 64 anni, la probabilità di continuare a lavorare è più elevata. 

 

Per approfondire, vai ai documenti sul sito Inps

 

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