Welfare in gioco

Welfare in scena a cura di Giuseppe Rocco | Sanità integrativa

10 Febbraio 2021

"Accada quel che accada, i giorni cattivi passano come tutti gli altri"

Macbeth, William Shakespeare

 

Nel caso in cui si sia opportunamente tutelati, i giorni cattivi passano in maniera un po' più indolore. 

Così come avviene nel sistema previdenziale anche nel sistema sanitario c’è un secondo pilastro rappresentato dai fondi sanitari che presentano sia un ruolo di integrazione al Servizio Sanitario Nazionale, sia un ruolo complementare. 

L’attuale impianto della Sanità Integrativa è stato per scelta fortemente ancorato al mondo del lavoro e, in particolare, a quello del lavoro dipendente.

I fondi sanitari, attingendo all’Indagine annuale del Centro Studi della Confindustria sul welfare aziendale, sono la soluzione più diffusa (45,9%), seguiti da previdenza complementare (28,7%), mense (21,1%) e fringe benefits (19,7%). Più bassa la diffusione di “carrello della spesa” (9,8%) e contributi per l’assistenza a familiari anziani o non autosufficienti (3,8%), ma per entrambe le voci si stima una forte crescita dal 2017 sulla base del campione di imprese osservate anche negli anni precedenti.

Tra i principali vantaggi della sanità integrativa vi sono la possibilità di accesso a cure ad alto impatto economico e la copertura dei costi delle aree non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale quali le cure odontoiatriche rappresentano quindi degli importanti benefici, a cui si aggiungono anche la possibilità di scelta della struttura sanitaria e del medico e la riduzione delle liste di attesa.

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