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Aggiornamenti 2019 su Deposito contratti e detassazione del premio

20 Novembre 2019

Detassazione premio di risultato e deposito contratti: aggiornamento ottobre 2019

Le aziende del settore privato possono prevedere l’assegnazione di un premio di risultato di natura monetaria ai propri dipendenti. Il premio di risultato viene dato al raggiungimento di determinati obiettivi (redditività, produttività, etc.), ma solo se espressamente previsto da un contratto territoriale o aziendale (la cosiddetta contrattazione di secondo livello) registrato presso il Ministero del lavoro.

Che cos’è la contrattazione di secondo livello?

La contrattazione di secondo livello è chiamata anche decentrata o integrativa e si compie attraverso la sottoscrizione di un contratto specifico tra un’ azienda e i sindacati, nel caso di contrattazione aziendale, oppure tra i sindacati e più aziende di un certo territorio, in caso di contrattazione territoriale. I contratti di secondo livello, di entrambe le tipologie, hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni contrattuali previste dal CCNL applicato dalle singole aziende (ossia dalla contrattazione di primo livello) relative, per esempio, alla paga, agli orari di lavoro, alle misure di conciliazione vita-lavoro.

Contrattazione di primo livello: CCNL- contratto collettivo nazionale di lavoro

Contrattazione di secondo livello, detta anche decentrata o integrativa: accordi aziendali o territoriali

 

Detassazione del premio di risultato e deposito dei contratti

Dal 2016 il premio di risultato pagato in busta paga, fino ad un valore di 3 mila euro e per i redditi da lavoro dipendente sotto gli 80mila euro annui, non segue la tassazione ordinaria, ma viene tassato con l’aliquota più vantaggiosa del 10%.

Per poter usufruire di questa agevolazione fiscale, però, le aziende devono aver precedentemente depositato il contratto di secondo livello, che prevede il premio, sul portale cliclavoro.gov.it/

Va ricordato che, sulle somma che si sceglie di versare il premio al welfare integrativo non si pagano tasse e i contributi non vengono considerati tra quelli che è possibile dedurre (fino a 3.615,20 euro in caso di fondo sanitario, fino a 5.164,57 euro in caso di Fondo Pensione).

  • Contratti depositati e attivi

Da maggio 2016, mese in cui è partita questa procedura di deposito telematico, al 14 ottobre 2019, i contratti depositati per accedere alla detassazione sono stati 50.847.

I contratti attivi, cioè validi, nel mese di ottobre 2019 sono 16.577, di cui 12.813 aziendali e 3.764 territoriali.

  • Obiettivi e distribuzione geografica

Di questi 16.577 contratti attivi, 12.614 si propongono obiettivi di produttività, 9.417 di redditività, 7.584 di qualità, 8.740 misure di welfare aziendale e 1.946 piani di partecipazione.

La maggior parte delle aziende (78%) che ha depositato i contratti sono al Nord e il 52% dei contratti attivi è stato sottoscritto da aziende con meno di 50 dipendenti.

Il welfare aziendale, ricordiamo, consiste in una serie di misure di natura non monetaria che hanno l’obiettivo di migliorare il benessere dei lavoratori e, quindi, di incrementare la produttività complessiva.

Tra i principali benefici per i lavoratori ci sono: la previdenza complementare, la sanità integrativa, buoni pasto, telefono aziendale, smart working, polizze sanitarie, auto aziendali.

 

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