Approfondimenti

Investitori previdenziali italiani: la ricerca sulla sostenibilità

21 Dicembre 2022

Nella lotta al cambiamento climatico e, più in generale, nella promozione di un modello di sviluppo sostenibile, anche gli enti di previdenza possono fare la loro parte scegliendo di includere nel proprio portafoglio investimenti sostenibili e responsabili (SRI, Sustainable and Responsible Investment), che considerano, oltre al necessario ritorno finanziario, anche gli impatti ambientali, sociali e delle pratiche di governo societario.

Ottava edizione dell’Indagine sugli investimenti sostenibili degli investitori previdenziali italiani

Il 17 novembre 2022 è stata presentata l’ottava edizione dell’Indagine sugli investimenti sostenibili degli investitori previdenziali italiani, realizzata dal Forum per la finanza sostenibile in collaborazione con noi di Mefop e con MondoInstitutional.

L’indagine, che si svolge ogni anno dal 2015, monitora l’inclusione dei criteri ESG (Environmental, social and corporate governance) nei portafogli degli investitori istituzionali italiani come casse di previdenza e fondi pensione.

L’edizione del 2022 si è svolta tra marzo e luglio 2022 attraverso un questionario online che ha coinvolto 115 piani pensionistici. Ha risposto alle domande il 77% del totale (89 enti), che gestisce il 76% del patrimonio complessivo del campione di riferimento.

Piano pensionistico

Campione

Rispondenti 2022

Casse di previdenza (CP)

22 18

Fondi pensione negoziali (FPN)

33 28

Fondi pendione aperti (FPA)

20* 16

Fondi pensione preesistenti (FPP)

20* 16

PIP

20* 11

*Primi 20 per patrimonio in gestione
Fonte: Rielaborazione dati Forum per la finanza sostenibile https://finanzasostenibile.it/wp-content/uploads/2022/11/Investitori-previdenziali-2022-WEB.pdf

casse di previdenza, enti di previdenza obbligatoria dei liberi professionisti iscritti ad un ordine professionale

fondi aperti, istituiti da banche, società di gestione del risparmio, sim e compagnie di assicurazione

fondi negoziali (o chiusi), legati ad un determinato CCNL

fondi preesistenti, nati prima del 28 aprile 1993 (entrata in vigore del Decreto Legislativo che ha istituito la previdenza complementare) all'interno di grandi aziende o banche e destinati ai propri dipendenti

pip, polizze vita gestite da assicurazioni con finalità previdenziali

 

Il numero di piani pensionistici che investono seguendo criteri di sostenibilità è costantemente aumentato nel corso degli anni. La ricerca ha evidenziato che il 76% dei rispondenti, cioè 68 piani su 89, ha integrato i criteri ESG nelle proprie scelte di investimento e che il 51% dei piani pensionistici ha esteso gli investimenti sostenibili alla quasi totalità del patrimonio

La maggiore crescita negli anni è stata quella delle casse di previdenza. Nel 2015 nessuna considerava questi criteri, nel 2022 i principi di sostenibilità sono considerati da 13 casse.

Perché gli investimenti sostenibili?

Gli investitori istituzionali che scelgono la sostenibilità sono spinti:

  • dalla possibilità di coniugare l’impatto socio-ambientale con il ritorno finanziario

  • dalle previsioni del nuovo contesto normativo

  • dalla gestione dei rischi finanziari 

  • dal dovere fiduciario verso i propri iscritti.

 Dalla ricerca emerge che sette piani ancora non adottano strategie di investimento sostenibile per la carenza di dati ESG affidabili e standardizzati, perché non hanno ancora affrontato il tema e perché non vogliono porre limiti ai propri investimenti. 

In nessun caso, però, la mancanza di investimenti sostenibili è legata alla paura della loro rischiosità, complessità o bassa redditività.

Adozione di una politica SRI per tipologia di investitore. Confronto 2019- 2020-2021-2022

Piano pensionistico

Sì 

No,

sto valutando

No
 

2019

2020 2021 2022 2019 2020 2021 2022 2019 2020 2021 2022

Casse (rispondenti 17)

5 11 11 13 4 6 6 5 3 0 0 0

FPN* (rispondenti 29)

15 14 17 22 5 6 10 3 6 4 2 3

FPA* (rispondenti 15)

6 11 12 15 10 3 3 1 3 2 0 0

FPP* (rispondenti 16)

8 9 10 11 4 4 6 3 4 1 0 2

PIP* (rispondenti 11)

8 8 5 7 5 2 4 2 4 4 2 2

Totale rispondenti

42 53 55 68 28 21 29 14 20 11 4 7

Fonte: Rielaborazione dati Forum per la finanza sostenibile https://finanzasostenibile.it/wp-content/uploads/2022/11/Investitori-previdenziali-2022-WEB.pdf

Le strategie di investimento sostenibile non si escludono a vicenda e possono essere adottate anche insieme. Le più diffuse tra gli investitori previdenziali italiani coinvolti nella ricerca sono:

  •  l’esclusione dai propri investimenti di specifici settori (armi, tabacco combustibili fossili, etc.) 

  • il best in class, cioè la pratica con cui si scelgono gli investimenti preferendo i migliori tra quelli che rispettano i criteri ambientali, sociali e di governo.

Prospettive future

L’attenzione per le tematiche ambientali è in aumento e per il futuro si prevede una crescita di interesse da parte degli investitori istituzionali.

Nel dettaglio:

  • circa la metà dei 14 piani pensionistici che ha avviato valutazioni sull’introduzione di investimenti sostenibili potrebbe concluderle entro l’anno

  • il 26% dei piani attivi in SRI ha in programma di includere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030 (mentre il 28% già lo fa)

  • 2 piani previdenziali già raccolgono informazioni sulla preferenza dei propri iscritti all'inclusione dei criteri Esg nei propri investimenti e 24 hanno in programma di farlo

  • 3 fondi già forniscono le informazioni sugli impatti negativi degli investimenti inclusi nel proprio portafoglio, anticipando gli obblighi che saranno in vigore dal 1° gennaio 2023*.

*A partire da questa data, infatti, ai fondi pensione (ma non alle Casse) si applicherà quanto previsto dal regolamento europeo Sfdr, secondo il quale anche gli enti previdenziali dovranno divulgare le informazioni sugli impatti ESG e sulle ricadute negative in termini di sostenibilità dei propri investimenti.
Per quanto riguarda la comunicazione degli impatti negativi, gli enti con meno di 500 dipendenti potranno adeguarsi secondo il principio del comply or explain, cioè rispettare le disposizioni normative (comply) o spiegare (explain) il perché non divulgano le informazioni sugli impatti.

Guarda il video di sintesi della ricerca

Per maggiori informazioni leggi la ricerca Operatori previdenziali e investimento sostenibile – 8° edizione

 

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